Monumento posto sulla rotatoria di via Franciacorta. Enrico Bonfadini e Lorenzo Agostini (più conosciuto come Pio) della Scuola d’Arti e Mestieri Francesco Ricchino – APS presero parte alla realizzazione dell’opera in ferro battuto e sbalzo su rame della rotatoria che, per noi, è la più bella della Franciacorta.
Vi offriamo la loro testimonianza. L’inizio della realizzazione di un monumento in ferro battuto (figure in cerchio) e sbalzo su rame (Leone alato) avvenne nel 1997/98, per volontà del maestro Aldo Caratti e il supporto di Silvano Bellini.
Caratti si presentò con ben 56 bozzetti tra i quali scegliere il disegno da utilizzare. In pochi giorni, il maestro si presentò presso la scuola Ricchino con una riproduzione in miniatura dell’opera. Inizialmente, per la creazione delle figure attorno al leone alato, si ipotizzò di usare della lamiera solo ritagliata ma, in corso d’opera, Aldo propose – come diceva lui – di: “Dare due martellate”.
Le figure rappresentano allegoricamente la comunità rovatese e il leone alato posto in alto (costruito in separata sede) è l’attuale stemma simbolo della Città di Rovato. Il maestro Caratti, purtroppo, venne a mancare proprio in quegli anni. I lavori proseguirono comunque fino al definitivo completamento dell’opera.
Dopo essere stato posato nella locazione predisposta, si procedette con l’inaugurazione avvenuta nel 1999. Fu proprio Aldo Caratti a scegliere e proporre al Comune di Rovato la posizione della rotatoria all’ingresso del lato nord del paese. Nell’immagine, copia della bozza di progetto dell’opera realizzata da Aldo Caratti.